Oltre 250 persone in Valcerina per il Concerto di fine estate

Ecco la galleria delle immagini
Vi invitiamo a inviarci le vostre foto più belle: progetto@valbrona.net)

E in fase di allestimento…

Progetto per Valbrona e Gandini Industria, con il patrocinio del Comune di Valbrona, hanno portato, Domenica 27 agosto oltre 250 persone sui prati della Valcerina, a mezza costa tra Valbrona e i Corni, per uno straordinario concerto barocco: le note di viola e violino hanno affascinato escursionisti ed appassionati che hanno raggiunto la località con il percorso guidato, autonomamente,  oppure utilizzando il servizio jeep predisposto.
Per i prenotati, comode poltroncine posizionate ad anfiteatro davanti a un palcoscenico naturale sulle Grigne ed il lago, per tutti merenda e piccolo aperitivo dopo il concerto allestito sul trattore.

Logo_Progetto         GAND_IND_RGB          Valbrona

Ringraziamo:

CRI  Triangolo Lariano, sez Asso
Gruppo Alpini Valbrona
Famiglia Luigi Ortalli
Famiglia Pierangelo Ortalli
Famiglia Gandini
Tutti i volontari di Progetto per Valbrona che si sono adoperati per gli allestimenti, l’organizzazione, il servizio Jeep
Giusi del Rifugio Oneda
Franco Rusconi
Franco Duroni
Bar Controvento
Bar Isola

Concerto di fine estate nei prati della Valcerina
Davide Ortalli*, viola
Antonello Molteni**, violino

PROGRAMMA
Biber (1644-1704): Passacaglia per Violino Solo (Schufzengel Sonate)
Telemann (1681-1767): Fantasia n.7 per Violino Solo (Dolce-Allegro-Largo-Presto )
Violino: Antonello Molteni

J. S. Bach (1685-1750):
Suite n.2 in Re minore (Prelude-Allemande-Courante-Sarabande-Menuetl-Menuet2-Gigue)
Suite n.3 in Do Maggiore (Prelude-Allemande-Courante-Sarabande-Bourréel-Bourrée2-Gigue)
Viola: Davide Ortalli

Pleyel (1757-1831): Grand Duo op.69 n.l (Allegro Spiritoso-Ronda’)
Hoffmeister (1754-1812): Duetto in Sol Maggiore
Violino: Antonello Molteni
Viola: Davide Ortalli

Da La Provincia di Como, 29 agosto

La Poesia di Vittorio Danelli, dedicata alla Valcerina e declamata a fine concerto:

Come cambia la valle che dorme,
con la musica e melodia conforme.
Da un rifugio del C.A.I. cunt l’Angiulin,
dal Bernard dal Punu, fina al Faustin.
I prati pettinati d’una volta,
aspettavano in silenzio questa svolta.
Il loro pensiero andava al Pin da Rumina,
al Batista del Pugnata, cul Sas di pegur,
ai praa bei segaa, ca fava cuur i legur.
Al tocch dal Pualin, fin sota ala pineta,
ala Polalba; cunt la mufa bela neta.
Erano tanti che pulivano con ardore,
c’era il bisogno, ma anche tanto cuore.

Al Funtanin dal cavalet, dal Delfort,
purtroppo anche lù, l’è un pezz ca l’è mort.
La carbonaia che suscita sentimenti,
la Valcellina aiuta Valbrona a chiamarsi vallata delle sorgenti.

E i castagni? Con le castagne setose?
Che erano pranzo e cena golose!
La Sportiva per le castagnate,
ne ritirava varie tonnellate.

Il muschio umido di rugiada,
propiziava dei funghi, la butada,
porcini con la testa marrone,
urigit e beulit, da scoprire con passione.
Il fungiat, non dice mai niente,
lui dice sempre, me li ha regalati la zia,
ma la faccia tradisce, la grossa bugia.

C’è il contorno dà l’Intigee, dal Marfoi,
fin su al Zuch dal Piviun,
cunt al Sass d’Albara, cum’è un balcun.
Al Gaget, quanta storia poor Daniel,
ma l’Paolo al mantegn al praa sempar bell.
Quanti boschi tagliati, quasi tutti fascina,
servivano alle Fornaci, per cuocere la calcina.
I Santit, al Barchet, fino al Gigante,
i sentieri e le strade, sono tante,
sono scolpite da un pezzo
e portano fino ai prati di Pianezzo.

Non è certo la mia, una storia esauriente,
ma un rendere omaggio a tutta questa gente.
Dei nuovi proprietari, si sente l’amore,
il Progetto per Valbrona, gli esce dal cuore.
Scorreranno ancora le sorgenti di acqua fresca,
un grazie sentito a Piergianni e Francesca.

Vittorio Danelli

 

Legenda:
In grassetto = i nomi di persona
In corsivo = i soprannomi in lingua locale
Sottolineato = le località in vernacolo