Dalla località San Giorgio a Onno
Percorso | San Giorgio > Onno |
Lunghezza del percorso | km. 2,200 solo andata |
Dislivello massimo | 288 metri |
Difficoltà | sentiero escursionistico con difficoltà medie |
Tempo medio complessivo di percorrenza | 0,20 h. |
Abbigliamento | Normale – Scarponcini o scarpe da trekking necessari. |
Interesse naturalistico dell’escursione | Questo itinerario dà la possibilità di rilassarsi, con scorci sul lago di Como, ramo di Lecco. |
Percorso effettuato il | Settembre 2016 |
N.B.: descrizioni riportate e le fotografie rappresentano lo stato del percorso al momento in cui l’escursione è stata effettuata. Vista quindi la natura mutevole della montagna e delle condizioni atmosferiche vi raccomandiamo di verificare preventivamente lo stato e la percorribilità degli itinerari. Non ci assumiamo nessuna responsabilità per eventuali incidenti avvenuti percorrendo un itinerario da noi proposto. |
Arrivati a San Giorgio (potete arrivarci in auto, c’è un comodo parcheggio, oppure seguire il nostro itinerario che parte dalla frazione di Maisano,) dopo la Residenza per anziani proseguire diritti sul sentiero: il primo tratto è pianeggiante (foto 1 e 2 sopra) poi inizia una discesa, che sarà costante nella sua pendenza, su di una mulattiera. Ricordiamo che fino al 1911, quando fu costruito il tronco stradale Asso-Valbrona-Onno passando per la località Ceppo, l’unica via di comunicazione tra Valbrona e Onno era questa. Rappresentava una deviazione alternativa alla via Ducale (o Sentiero del Viandante) per i mercanti e i viandanti che dal nord, giunti a Mandello, traghettavano ad Onno. Fu ancor più frequentata nell’0ttocento e nel primo Novecento quando erano fiorenti alcune attività industriali (opifici e fornaci).
Dopo qualche centinaio di metri, si trova il sentiero che scende dalla località Prezzapino e che si incanala alla sinistra, rispetto al senso di marcia. Il nostro itinerario prosegue sempre dritto e si snoda tra boschi di castani, carpini e noccioli con ampie vedute su lago, la Punta Spartivento a Bellagio e tutta la catena delle montagne dell’Alto Lario.
Siamo partiti a quota 544 metri s.l.m. ed arrivermo ai 256 metri s.l.m. dell’abitato di Onno. Vista la pendenza ed i tratti coperti da fitti alberi, si consiglia prudenza. Il panorama distrae parecchio dai sassi della mulattiera che diventano infidi e scivolosi, in particolare se ha piovuto di recente.
Si perde quota senza sosta, attraversando dei magnifici e secolari castagneti. Da ammirare alcuni tratti di mulattiera, con sassi incastonati a regola d’arte.
Sempre in ottica di osservare tutto quanto ci circonda, è da notare un vecchio palorcio (in dialetto “la corda“). Costituito da una fune stesa tra due punti di attacco, posti a differente altezza, sulla quale veniva o viene, se ancora attivo, fatto scendere per gravità, mediante carrucole, un contenitore o un piano di carico; va utilizzato per lo spostamento a valle di legna o di altri prodotti agricoli e forestali dell’economia della montagna. Poco oltre, alla base di un ponticello di recente costruzione, si noti un sasso che reca una data (1885): forse riferita all’anno di costruzione di qualcosa di pre-esistente o appartenente a qualche altra opera nei dintorni.
Si scorgono i primi tetti dell’abitato di Onno, il lago è molto vicino così come sembrano le Grigne.
L’ultimo tratto è pianeggiante e siamo entrati in quello che i residenti di Oliveto Lario chiamano << Il sentiero degli ulivi>>.
Siamo arrivati a Onno.